Alessandro Squazzoni
Nato a Darfo Boario Terme, l’11 aprile 1972, residente a Pavia.
Avvocato del Foro di Pavia.
In data 4 luglio 2002 ha conseguito con lode la laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Pavia sotto la guida del Chiar.mo Prof. Giovanni Stella discutendo una tesi in Diritto Privato dal titolo “Obbligazioni di dare e adempimento traslativo”.
A partire dal 2006 collabora stabilmente con le cattedre di diritto amministrativo e giustizia amministrativa dell’Università degli Studi Milano-Bicocca, dapprima quale cultore della materia.
Dall’a.a. 2006/2007 all’a.a. 2008/2009, ha svolto il dottorato di ricerca in Scienze Giuridiche (XXII ciclo), curriculum Diritto amministrativo, presso la Scuola di Dottorato in Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi Milano-Bicocca.
In data 1 febbraio 2010 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Scienze giuridiche, curriculum Diritto Amministrativo, presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca, discutendo una tesi dal titolo “La translatio iudicii tra giudice ordinario ed amministrativo”.
Dal 1.1.2011 al 31.12.2014 è stato assegnista di ricerca in diritto amministrativo presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca, conducendo un programma di ricerca dal titolo “Le incertezze sul riparto di giurisdizione”.
Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale (ASN) a professore universitario per la IIª fascia settore 12/D1 - diritto amministrativo -.
Dal 1.1.2016 è assegnista di ricerca in diritto amministrativo presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca, conducendo un programma di ricerca dal titolo “Le sentenze di rito del giudice amministrativo”.
Nell’a.a. 2016/2017 è stato assegnatario dell’incarico di insegnamento (professore a contratto) del corso di Diritto pubblico dell’economia presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Milano-Bicocca.
In data 10 marzo 2014 ha svolto un intervento alla tavola rotonda del convegno “La richiesta di pareri consultivi alla Corte di Strasburgo da parte delle più alte giurisdizioni nazionali. Prime riflessioni in vista della ratifica del Protocollo 16 alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”, tenutosi presso l’Università degli Studi Milano – Bicocca.
In data 21 maggio 2015 ha svolto un intervento all’incontro “I ricorsi escludenti. Un contributo dalla dottrina” organizzato per il Dottorato di ricerca in Scienze giuridiche dell’Università degli Studi Milano – Bicocca.
In data 7 marzo 2016, ha svolto un intervento all’incontro di Diritto amministrativo “Le sentenze di declinatoria della giurisdizione”, organizzato presso il Dipartimento di Giurisprudenza – Università degli Studi Milano-Bicocca.
In data 8 aprile 2016 ha svolto un intervento sul tema “La richiesta di chiarimenti nel corso del giudizio di ottemperanza quale strumento di riforma e di correzione dei malfunzionamenti dell'agire amministrativo”, nel corso del Convegno “I rimedi contro la cattiva amministrazione: autotutela, poteri sostitutivi ed altro (incontri preliminari al convegno annuale Aipda)”, Campobasso, Università del Molise, 8-9 aprile 2016.
Dal 2016 è membro del Comitato di redazione della rivista Diritto processuale amministrativo.
PUBBLICAZIONI
“Ancora sulla legittimazione del consigliere ad impugnare atti del collegio di appartenenza”, nota a Tar Puglia-Lecce, Sez. I, 12 maggio 2006, n. 2573; Cons. Stato. Sez. V, 19 febbraio 2007, n. 826, in Diritto Processuale Amministrativo, n. 3/2007, pp. 865-909.
Commento all’art. 34 del T.U. delle leggi sul Consiglio di Stato, in “Commentario breve alle leggi sulla giustizia amministrativa”, a cura di A. Romano e R. Villata, Padova, 2009, pp. 1497-1502.
Commento all’art. 36 del T.U. delle leggi sul Consiglio di Stato, in “Commentario breve alle leggi sulla giustizia amministrativa”, a cura di A. Romano e R. Villata, Padova, 2009, pp. 1510-1513.
“Il rebus del presunto effetto paralizzante del ricorso incidentale nelle gare d’appalto ove anche il ricorrente principale contesti la mancata esclusione del vincitore”, nota a Cons. Stato, Ad. Plen., 10 novembre 2008, n. 11, in Diritto Processuale Amministrativo, n. 1/2009, pp. 151-200.
“L’Adunanza Plenaria si pronuncia sul termine per notificare i motivi aggiunti nel rito ex art. 23-bis l. Tar (aggiungendo l’ennesima considerazione sull’ordine di esame delle censure escludenti incrociate)”, nota a Cons. Stato, Ad. Plen., 15 aprile 2010, n. 2155, in Diritto Processuale Amministrativo, n. 2/2010, pp. 621-657.
“Ancora sull’asserito effetto paralizzante del solo ricorso incidentale c.d. escludente nelle controversie in materia di gare. La Plenaria statuisce nuovamente sul rebus senza risolverlo”, nota a Cons. Stato, Ad. Plen., 7 aprile 2011, n. 4, in Diritto Processuale Amministrativo, n. 3/2011, pp. 1063-1118.
“Declinatoria di giurisdizione ed effetto conservativo del termine”, Milano, 2013.
“Sulla supposta incompatibilità tra struttura del processo amministrativo e obbligo di disporre la rinnovazione della notificazione del ricorso affetta da nullità”, nota a C. Cost. 31 gennaio 2014, n. 18, in Diritto Processuale Amministrativo, n. 4/2014, pp. 1301- 1358.
“Qualche suggestione. Se un ponte tra giudici si fa diretto”, in E. Lamarque (a cura di), La richiesta di pareri consultivi alla Corte di Strasburgo da parte delle più alte giurisdizioni nazionali. Prime riflessioni in vista della ratifica del Protocollo 16 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, Torino, 2015, pp. 135-143.
“Qualche perplessità sulla natura condizionata dell’appello incidentale su questioni di rito”, nota a Cons. Stato, Sez. VI, 26 marzo 2015, n. 1596, in Diritto Processuale Amministrativo, n. 1/2016, pp. 297-329.
“La richiesta di chiarimenti nel corso del giudizio d’ottemperanza quale strumento di riforma e di correzione dei malfunzionamenti dell’agire amministrativo”, in A. Rallo – A. Scognamiglio (a cura di), I rimedi contro la cattiva amministrazione. Procedimento amministrativo ed attività produttive ed imprenditoriali, Napoli, 2016, pp. 329-338.
“Sul necessario esame delle censure escludenti incrociate a prescindere dal numero dei concorrenti e dalla differenza tra motivi ad effetto escludente. Il monito (forse tardivo?) della Corte di giustizia”, nota a C. giust. UE, Grande Sezione, 5 aprile 2016, Causa C-689/13, in Diritto Processuale Amministrativo, n. 3/2016, pp. 796-829.
“Il regime di proroga delle concessioni demaniali marittime non resiste al vaglio della Corte di giustizia”, nota a Corte di giustizia UE, sez. V, 14 luglio 2016, cause riunite C-458/14 e C-67/15, in Rivista della regolazione dei mercati, n. 2/2016.