Fabio Licata
Fabio Licata, magistrato ordinario alla V valutazione di professionalità, è attualmente giudice della prima sezione penale del Tribunale di Palermo, con competenza anche per applicazione delle misure di prevenzione.
Ha iniziato la carriera giudiziaria nel 1992 presso il Tribunale di Palermo, dove, dopo il periodo di tirocinio, a partire dal 1993 ha svolto le funzioni di giudice, prima assegnato alla terza sezione civile e, successivamente, alla prima sezione penale e per l'applicazione delle misure di prevenzione (1994/1996).
In tale ultimo ruolo, ha trattato numerosi procedimenti penali riguardanti reati di criminalità organizzata e mafiosa (associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, usura ed estorsione), tra cui il procedimento penale c.d. maxi-quater (ultimo dei maxi-processi contro Cosa Nostra istruito con il vecchio rito processuale, sulla base delle investigazioni svolte dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino).
Nel medesimo periodo ha trattato numerosi procedimenti per l'applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali nei confronti degli indiziati di appartenere ad associazione mafiosa ed ha scritto le motivazioni di numerosi decreti di confisca di patrimoni mafiosi di rilevante entità.
Dal 1997 ha prestato servizio come giudice per le indagini preliminari e dell'udienza preliminare ed ha accresciuto la sua esperienza in materia di criminalità organizzata, emettendo numerosi provvedimenti cautelari personali e decine di sentenze ad esito di giudizio abbreviato, nell'ambito di procedimenti per reati di associazione mafiosa, omicidio, strage, traffico internazionale di stupefacenti, estorsione, corruzione e abusi sessuali.
Dal marzo del 2009, è stato nuovamente assegnato alla prima sezione penale del Tribunale penale di Palermo, dove ha svolto sia le funzioni di giudice monocratico, che di presidente di collegi giudicanti incaricati della trattazione sia di processi penali che di procedimenti per l'applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali.
È stato responsabile per la formazione professionale decentrata in materia penale dei giudici e pubblici ministeri della Corte di Appello di Palermo (2001-2005).
Dal maggio 2008 sino al luglio del 2011 è stato membro del Comitato Scientifico del Consiglio Superiore della Magistratura, curando l'attività di formazione professionale per il settore penale ed il settore internazionale.
Ha svolto numerose relazioni ed interventi sia nei seminari organizzati dal CSM per la formazione professionale dei magistrati italiani, sia in seminari e conferenze organizzate da università ed istituti di formazione italiani ed esteri.
Dal 2006 fino al 2009 è stato professore a contratto presso l'Università di Palermo per il corso su "Diritti e procedura penale dell'Unione Europea e comparato", mentre dal 2001 fino al 2010 è stato professore a contratto di Diritto Penale presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali presso l'Università di Palermo "Gioacchino Scaduto".
Collabora attivamente con il Dipartimento di Studi su politica, diritto e società dell'Università di Palermo e dal 2010 è membro del comitato consultivo e docente del Corso di Alta Formazione in "Amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati", giunto alla sua terza edizione.
È autore di pubblicazioni in materia di diritto e procedura penale, misure di prevenzione, diritti fondamentali e diritto europeo.
A livello internazionale, ha svolto attività di docente e consulente per organismi di formazione giudiziaria ed organizzazioni internazionali (UNICRI, UNODOC, OSCE, IDLO), in materia penale e di formazione professionale giudiziaria.